Tuesday, December 23, 2025

Walking Wolf: haters ed altre storie.




“ Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola” era il motto del Magistrato Paolo Borsellino spesso associato alla lotta alla Mafia che ha fatto e segnato la storia del nostro Bel Paese. 

Ed il nocciolo della questione,  a ben vedere,  che ha innondato e travolto  il duo Walking Wolf, Thomas Colussa ed il suo cane lupo cecoslovacco Numb, oggi cane disabile, e’ proprio la totale mancanza di omertà esercitata da Colussa in amari accadimenti che li hanno visti, loro malgrado, protagonisti. 

Pionieri indiscussi nel mondo della montagna vissuta in combinato con il cane, dalla registrazione di primati e traguardi da record, alla fondazione di un mondo ruotante attorno al binomio, i passi sono stati impegnativi e non privi di ostacoli. 

“ Incasso i colpi della vita come tutti, e difficilmente sono uno che attacca per primo, perché sono consapevole che ci sono sedi opportune per tutto. I social network, che mi hanno dato moltissimo in questi anni, dall’arrivo di Numb in poi, sono un’ottima vetrina, un luogo in cui interagisco con il nostro seguito, ma nel quale difficilmente per primo inizio “battaglie denigratorie o campagne di odio e persecuzione” a differenza di quanto ultimamente mi accusino che al contrario io sia solito fare”. 

“ È per altro, altrettanto, vero che devo difendermi, e quando sono obbligato a farlo, racconto quello di cui sia Numb che io siamo vittime, coinvolgendo il “nostro Branco” ed argomentando loro tutto quel che sostengo”. 

Un flusso sempre in crescita di sostenitori attenti e partecipi che si amalgamano lì uni agli altri come uno scudo solido, compatto e coeso, che li aiuta, li supporta e li difende in tutto e per tutto, perché sempre trattati dai due come “parte della famiglia”. 

Nel bene o nel male mi espongo ogniqualvolta le situazioni lo richiedono, o quando queste possono essere da monito ed aiuto ad altri”. 

Negli ultimi anni, con le vicissitudini nefaste che hanno riguardato Numb e la sua salute, le varie cliniche, ed ai vari professionisti a cui mi sono rivolto, pensando di aver scelto l’eccellenza nell’ambito richiesto,  ho sempre più dovuto raccontare fatti e verità molto scomode a tanti, in primis ai professionisti coinvolti”. 



“ Mi sono adoperato per il bene assoluto di Numb, mi sono fatto in quattro per avere tutte le disponibilità economiche adeguate per fronteggiare le spese delle cure e degli interventi, ma questo non è bastato. Non ho acconsentito alla soppressione di Numb, propostami piu di una volta, ed oggi è un cane disabile, ma vivo”. 

Non nego che molte volte mi sono interrogato sul fatto che sia vivo, e questo con tutti i limiti a cui è soggetto, significa che è comunque un essere con un corpo, la cui storia clinica, soprattutto degli ultimi mesi, è tracciabile, appurabile e verificabile”.

Numb c’è, con una vivibilità limitata e totalmente sconvolta, e Thomas al cospetto di un cane che se solo un anno fa era paragonabile ad un alpinista professionista in ottima salute, oggi ha dovuto reinventarsi in toto. 

Una routine diversamente abile, con incombenze indispensabili e necessarie delle quali Thomas per amore di Numb,  si è preso carico  con costanza e determinazione a dir poco ammirevoli.

“ Non ho mai mollato, mentre era in pericolo di vita, ho sempre detto e ripetuto che per me la montagna ha senso solo se vissuta con Numb, e mi sono rimboccato le maniche per far sì che ancora oggi, seppur in forma diversa, questo sia possibile”. 

Una tenacia ed una forza  che supportano un ventaglio di valori che hanno molto “delle persone di montagna” di cui loro stessi ne sono nativi. 

Una serie di atteggiamenti propositivi e resilienti che li rendono comunque vincenti, anche in realtà limitate, e questo non sempre piace; alcuni infatti sostengono che se il cane è in condizioni critiche la responsabilità sia tutta di Thomas e della sua inadeguata conduzione. 

Considerazioni sbrigative, a tratti superficiali, che comodamente vengono diffuse da chi vive un senso di frustrazione ed impotenza dinnanzi all’incapacità di emulare le loro imprese montane,  o da chi ha necessità di spostare l’ago delle responsabilità, proiettando le proprie su Colussa. 



“ È da un paio di settimane che sono stato attenzionato da una veterinaria che sui social avrebbe indetto una vera e propria spedizione punitiva, da lei capitanata e da pochi, pochissimi altri seguaci, per rivelare le sue vere verità virtuali sulla salute di Numb e sulle mie colpe… un attacco curioso, a tratti anche divertente per quanto è surreale e contraddittorio”. 

A far colore ed ambiente social, contorti quanto nebulosi trattati, esposti con una teatralità un po acerba,  guarnita da parallelismi improbabili ed inconsistenti, che tentano di restituire all’interlocutore delle diagnosi componenti la storia clinica di Numb e della per lei certa scelleratezza di Colussa nel condurre la malattia di Numb. 

A guarnire il tutto una petizione per la difesa della deontologia e dell’etica della categoria, di cui per altro Colussa, di quella vera e professionale, ne nutre ( e non ne ha mai fatto mistero) profonda stima. 

Se non fosse che Numb non ha più l’uso delle zampe posteriori e la nostra vita da Guinness è stata irreversibilmente compromessa, mi verrebbe da ridere davanti a queste esclamazioni”.

“ E questa è solo una delle innumerevoli castronerie udite nelle ultime settimane. La veterinaria in questione, che preciso non ho mai visto né conosciuto nella mia vita, né tanto meno Numb, si è addirittura fatta paladina della giustizia dei diritti, dell’etica e della deontologia della sua categoria con algoritmi stridenti e poco realistici”. 

“ I veterinari seri e professionali nutrono da sempre la mia più totale stima e riconoscenza … purtroppo non tutti sono così, e ne ho le prove”. 

Che il web sia pieno di tuttologi è un’amara, quanto inutile, verità; da cosa siano mossi questi portatori di conoscenze altrui, rimane un mistero. 

“ Mi attaccano dicendo di essere interessanti solo al benessere animale, che io metterei a rischio per i miei scopi, ma si dimenticano di precisare che sulle mie spalle, quel che invece ricercano loro,  e’ solo ed esclusivamente il bene dell’animale sociale che rappresentano”. 



“ Amo profondamente Numb, e non lo metterei mai e poi mai a rischio, e per tutto il resto lascio che sia la nostra vita ed i fatti che facciamo a parlare per noi”. 



Deborah Brulard








Thursday, November 20, 2025

Walking Wolf 2.0: il grande ritorno del King.

Count down per il ritorno del King.  Atteso, sperato, immaginato, voluto, sudato lottando contro ogni più cupo e nefasto pronostico, il fatidico momento del ritorno alla vita per il celebre binomio Thomas Colussa ed il suo cane lupo cecoslovacco Numb, i Walking Wolf, e’ sempre più vicino. 



Numb, meglio conosciuto come il cane dei primati, che insieme al suo fedele compagno umano, Thomas Colussa, scalano le montagne raggiungendo le vette più alte, si appresta a guarnire il suo già strabiliante palmares con l’ennesimo primato: “ primo cane disabile su un 4000 metri”. 

“ Questa è la nostra miglior risposta, l’unica che conosciamo a dire il vero,  alle varie eutanasie pronosticateci in questo ultimo anno, e da noi poi tutte puntualmente scongiurate”. TC



Ci apprestiamo a compiere qualcosa che non si è ancora mai visto prima,  e per farlo scegliamo nuovamente la Valle D’Aosta, che sentiamo come una seconda casa” annuncia Thomas Colussa, “ fornendo coordinate concrete per il ritorno in vetta del King inaugurando così la nuova vita del loro Walking Wolf 2.0” 

“ Nella giornata di martedi 25 novembre 2025, con un percorso agevolato dall’utilizzo degli impianti ( e non solo) e strutturato su misura per Numb, tenteremo un po’ sulla sporta degli amici “ AlpinistinsuperAbili” la salita al Breithorn Occidentale a 4165 metri”. 

“ Se Numb non potrà più andare in montagna con le sue zampe gli presterò le mie gambe” TC  e’ quel che ha sempre detto Thomas sin dalle prime avvisaglie mediche di Numb, e ripetuto come una sorta di mantra salvifico, e’ arrivato a concretizzare quanto ipotizzato.


“ Per me la montagna ha un senso solo se vissuta con Numbribadisce una volta di più Thomas, e Numb acquisisce una forza d’animo unica,  e per lui salvifica, solo se è in montagna “.




“ Ovviamente abbiamo dovuto reinventarci un nuovo modo di approcciare, sono necessariamente cambiate le dinamiche, i percorsi, le attrezzature, ma il nostro spirito di conquista della vetta non è stato minimamente intaccato”. 

E l’appuntamento, tanto sperato ed anche atteso dal “branco del King “ il suo incontenibile seguito social che in questi mesi lo ha seguito e supportato costantemente, è alle porte. 

La cordata sarà aperta dal piemontese Carlo Costa in compagnia del suo cane lupo cecoslovacco Thor - I 6 zampe in montagna, entrambi figli della Walking Wolf Academy, a seguire Numb, Thomas e l’alpinista  e loro fedele compagno di spedizioni sin dai loro esordi, Gianni Kratter

A supporto la presenza di un’educatrice cinofila preposta al monitoraggio, ed eventuale assistenza a Numb, qualora ve se ne ravvisasse la necessità. 

“ E un primo importante tentativo questo per sperimentare la nostra nuova dimensione Walking Wolf 2.0, e ci auguriamo che questo possa essere solo l’inizio di tante, e tante altre avventure future”. TC

In perfetto stile Walking Wolf, sarà possibile seguire tutti gli aggiornamenti e gli sviluppi della spedizione dai loro profili social www.walkingwolfofficial.com .


Deborah Brulard 




Tuesday, August 19, 2025

WALKING WOLF SULLA SICUREZZA CI METTE LE GAMBE E LE ZAMPE E DA APPUNTAMENTO A PUNTA HELBRONNER

 In una stagione in cui la montagna, complice molti fenomeni diversi fra loro, sta vivendo un momento stellare, meta sognata, patinata, selfata, ed inflazionata al punto tale che qualcuno s'è pureinventato dei tornelli d'accesso a pagamento, il rovescio della medaglia di questo boom sono le morti.

L'affluenza non fa rima con conoscenza. Deturpamenti, vandalismo ad alta quota, inquinamento in ogni sua forma, disturbo della flora e della fauna, morti di bipedi, ed in molti casi con quadrupedi appresso, tranquillamente prevedibili ed evitabili.



“ La montagna non inghiotte nessuno “ tuona Thomas Colussa, imprenditore nel mondo dell'alpinismo con cane, e noto influencer nel settore, che detiene, e pratica, la sicurezza in

montagna come stile di vita.

“ E necessario conoscerla, rispettarla, e comportarsi di conseguenza “ .

Il soccorso alpino in forte pressione registra chiamate ed interventi da capogiro in incremento ad ogni stagione che passiamo.

“ E noto alla cronaca e sotto gli occhi di tutti che il Corpo dei soccorritori è chiamato ad

intervenire in numeri da record, e sempre più in occasioni che potrebbero tranquillamente essere

evitate”. “ Moltissimi, troppi, procedono con una leggerezza ed una incoscienza tali, come se la

propria vita, e quella degli altri – perché ricordiamoci che in ogni recupero i soccorritori rischiano

la loro di vita – non valesse nulla. Per non parlare poi di quei fenomeni che si trascinano dietro

anche il cane”.

“ Sono anni, dapprima che scalassimo il Monte Bianco, che non perdo occasione” prosegue

Colussa, “ di diffondere il tema della sicurezza in montagna, sia per l'umano, che per il cane”.

“ Ma nulla, ci sono ancora tante persone che non ascoltano, e la cronaca mi dà ragione”. 





Insieme a Numb, il suo cane lupo cecoslovacco, hanno scalato 18x4000 metri, e 26x3000, e sono

sempre tornati a casa sani e salvi. E evidente che i numeri lo confermano: sanno quel che dicono,

ma soprattutto quel che fanno .

“ La montagna non si sfida, si vive, e per viverla, bisogna esserlo”. Prosegue Colussa.

“Troppe attrezzature inesistenti ed inadeguate ad un contesto montano. Troppi cani liberi, troppe

imprudenze, troppa inconsapevolezza dei propri limiti e capacità, tutto questo porta ai troppi

morti”.

Per diffondere queste nozioni, ed arginare il fenomeno delle emulazioni delle sue scalate, Thomas

Colussa, nel 2023 fonda la Walking Wolf Academy, realtà in cui le sue nozioni, più quelle di un

team specializzato di professionisti del settore, convogliano al fine di offrire una divulgazione

efficace.

“ Nei miei incontri e seminari in giro per l'Italia, la gente mi chiede, si documenta,

approfondisce, ed il più delle volte mi ringrazia perché gli offro nozioni e visioni dell'alpinismo

con cane che non avevano e che si rendono subito conto di essere, oltre che funzionali,

salvifiche”.

La specialità di Colussa è poi la montagna vissuta in binomio uomo/cane.

“ E sempre meglio sottolineare che andare in montagna con il proprio cane non è equiparabile

ad essere soli”. “ Siamo noi che progettiamo l'uscita e che dobbiamo garantire la sua e la nostra

sicurezza ed incolumità” .



Ed è proprio il fatto di cronaca che ha interessato da pochissimo il cane Switch, Border Collie

inghiottito da un crepaccio sulle Alpi Graie, che ha riportato alla ribalta delle cronache

contemporanee un tema che sta molto a cuore a Colussa.

“ Una morte annunciata, che si poteva tranquillamente evitare, e dalla quale per altro passa per me un messaggio terrificante, che è quello di normalizzare il cane libero sui ghiacciai e sulle pendenze “.

“ Un conto è essere un campione di agility - questo era il primato detenuto dal cane - un conto è

muoversi libero su creste, pendii, ghiacciai, una follia a mio dire, che non può che trasformarsi,

come poi è stato in tragedia “.

“ Non si tratta di non avere empatia, è sotto gli occhi di tutti quello che io stia facendo per

garantire al meglio delle mie possibilità, ed oltre, la salute al mio di cane, per esempio, ma di

essere coscienti ed incentrati su quello che si fa, e su come si espongono i nostri animali ai pericoli”.

“ Questo tipo di equilibrio lo si deve avere a monte di una scalata. Come ti viene l'idea di

affrontare una montagna, devi sapere ad ogni costo tutto a quello a cui andrai incontro, sia tu

che il cane”.

“ Diversamente vedo solo una marea di scellerate imprudenze mortali”.



Ed è proprio perché Thomas Colussa di empatia ne ha da vendere, com'è solito fare, ci mette la

faccia, e le gambe, e sabato 23 agosto 2025, salirà in cordata, insieme al suo cane lupo

cecoslovacco Numb, testimonial della montagna sicura a quattro zampe, punta Helbronner.

“ E bene che ancora una volta, spieghi quello che è sempre funzionato per salire e scendere in

sicurezza, riportando a casa la pelle; sia la mia, che quella di Numb”.

L'appuntamento è aperto a tutti, e rivolto in particolar modo al mondo dell'informazione.

“ Anche i media hanno le loro responsabilità, e possono concorrere per arginare questo

fenomeno di malamontagna che ci ha colpiti, bisogna dar voce ai messaggi giusti ”.

“ Avere rispetto, e sapere vivere la montagna da parte degli avventori nel modo giusto, conferisce

grande valore alla montagna stessa, ed anche al tipo di offerta , oltre che a salvare vite “.

Impegniamoci tutti, affinché le esperienze in montagna condivise con il nostro fedele amico a

quattro zampe, siano gradevoli ed arricchenti, rigeneranti e soprattutto sempre meno funeste, come

lo sono ora.



Deborah Brulard 


Maggiori info e dettagli: www.walkingwolfofficial.com